MISE: 200 milioni per il Fondo Impresa Femminile
Dalle
ore 10:00 del 19 maggio sarà aperto, sul portale di Invitalia, lo sportello per
inviare le domande di richiesta di accesso al Fondo Impresa Femminile,
l’incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese
guidate da donne.
Sono
finanziati programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato,
trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
Il
fondo gode di una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro previsti dalla
Legge di Bilancio 2021 e 160 milioni di euro previsti dal PNRR in risposta
all’obiettivo che si propone un aumento di 4 punti percentuali dell’occupazione
femminile.
Destinatarie
della misura sono le imprese femminili che il decreto definisce come “soggetti
a prevalente partecipazione femminile” che possono appartenere alle seguenti
categorie:
- società cooperative e
società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60%
dei componenti la compagine sociale;
- società di capitali le
cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a
donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi
da donne;
- imprese individuale la
cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
Il
contributo differisce in base a quando è stata costituita l’impresa.
Imprese
costituite da meno di 12 mesi
Per la
costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile si prevedono contributi a
fondo perduto a copertura di spese ammissibili:
- pari al 50% per budget compresi tra i 100.000 e i 250.000
euro
- pari all’80%, per un massimo di 50.000 euro, per piani di
impresa inferiori ai 100.000 euro. Per donne in stato di disoccupazione che
avviano un’impresa il beneficio sale al 90% delle spese ammissibili.
Interessate
le imprese che operano in ambito produzione di beni nei settori dell’industria,
dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura
di servizi, del commercio e del turismo
Nei
programmi di investimento, che devono terminare entro 24 mesi dalla data di
concessione dell’agevolazione, possono rientrare:
- immobilizzazioni
materiali come impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché
coerenti e funzionali all’attività d’impresa,
- immobilizzazioni
immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata
- servizi in cloud
funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
- personale dipendente,
assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della
domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa
agevolata;
- esigenze di capitale
circolante nel limite del 20 per cento delle spese complessivamente ritenute
ammissibili (materie prime, sussidiarie, materiali di consumo, servizi di
carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività
dell’impresa, godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di
leasing, oneri di garanzia.)
Come
detto, le imprese femminili che hanno intenzione di richiedere i contributi a
fondo perduto devono essere costituite da meno di 12 mesi alla data di
presentazione della domanda di agevolazione.
Per
quanto riguarda le lavoratrici autonome queste “devono essere in possesso
unicamente della partita I.V.A., aperta da meno di dodici mesi alla data di
presentazione della domanda di agevolazione, fatti salvi l’avvenuta iscrizione
all’ordine professionale di riferimento, ove necessaria per l’esercizio
dell’attività professionale interessata, nonché il possesso degli ulteriori
requisiti”.
Imprese
costituite da più di 12 mesi
Per le
imprese costituite da più di 12 mesi (o partite IVA aperte da più di 12 mesi)
le spese ammissibili possono arrivare fino a 400.000 euro e i benefici
consistono in parte in contributi a fondo perduto e in parte in finanziamento
agevolato così strutturato:
- tasso zero
- durata massima di otto
anni;
- da rimborsare dopo
dodici mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione,
con rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30
novembre di ogni anno;
- senza forme di garanzia.
I
benefici vanno a coprire l’80% delle spese ammissibili (con un massimo di 20%
per il capitale circolante), 50% con contributo a fondo perduto e 50% con
finanziamento agevolato.
In caso
di impresa costituita da più di 36 mesi, le spese di capitale circolante (fino
a un massimo del 25% del piano di impresa) sono agevolate solo con il
contributo a fondo perduto, mentre quelle di investimento anche con il
finanziamento agevolato.
Per
tutte le imprese beneficiarie, a prescindere dalla data di costituzione,
spettano infine servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo
di 5.000 euro.
Le
richieste, che seguiranno una procedura valutativa a sportello, dovranno essere
inviate online attraverso il portale Invitalia.